One Piece Spoiler Forum - Strong World

Posts written by Xenø

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    La storia di Kuma mi piace sempre di più. Il ruolo che svolge nel regno di Sorbet è molto pertinente con quello che è stato il suo passato di schiavo. Il fatto di aver sognato la libertà dopo la vita di schiavitù e aver provato quella sofferenza sulla propria pelle lo porta a farsi carico delle sofferenze del prossimo. Si evince tutto l'altruismo del personaggio verso le persone che soffrono. Infatti, come si vede, si fa carico di alleviare le loro sofferenze fisiche mediante i poteri del Pad Pad.
    La scena in cui si prende tutti i loro dolori, facendosi proprie le sofferenze altrui è molto intensa. Lo trovo anche un bel richiamo alla scena di quando Zoro a Thriller Bark si prese tutto il dolore di Luffy. Anche quando ci pensa tre volte prima di accettare la richiesta di matrimonio di Ginny l'ho trovata nella sua semplicità molto carina: proprio come il padre di Kuma ha cercato di salvare quest'ultimo e la moglie, Kuma sa bene che per via della propria discendenza discriminata dai Draghi Celesti avrebbe potuto rischiare di mettere in pericolo Ginny. Oda è bravo quanto si tratta di contrapporre le ideologie dei personaggi in gioco, come in questo capitolo: da un lato re Bercori, che è il classico monarca a cui non frega niente delle esigenze e sofferenze dei propri sudditi, e dall'altra appunto Kuma, che ogni giorno ha cercato di fare del bene per le persone. E proprio per il suo essere empatico verso gli altri (specie per gli oppressi, in quanto lo è stato anche lui, come abbiamo visto), nonché un uomo di grande cuore, che non poteva accettare la barbaria della nuova legge dalla quale ne conseguiva l'oppressione che la gente della parte meridionale di Sorbet stava subendo a causa di essa.
    Inoltre questo capitolo fa capire benissimo perché Kuma si sia unito ai rivoluzionari: non solo perché Iva già ne faceva parte e con gli altri membri ha rovesciato il regime di Bercori, ma anche perché, come ha detto a Ginny anni prima, vedeva in Dragon esattamente quello che lui ha cercato di essere in futuro: un eroe; un uomo che combatte tutto il marcio che ha causato e che tutt'ora causa il Governo Mondiale nel mondo di ONE PIECE.
    Molto indicativo anche che Dragon ha esplicitato che quand'era in Marina non ha trovato alcuna giustizia. Che poi si corrella a ciò che disse Smoker a Tashigi e ai suoi uomini del G5 a Punk Hazard (quando ipotizzarono che qualcuno ometteva le informazioni dei vari report relativi alle sparizioni dei bambini (Vergo) e che poi venivano portati sull'isola come cavie di Caesar per la gigantificazione umana): ovvero che un'organizzazione non sarà mai perfetta finché al suo interno esisteranno mele marcie. Bella la doppia tavola con loro che invadono il regno.
    Il prossimo capitolo, visto che si riallaccia alla cattura di Ginny, credo che sarà pieno di pathos. Non vedo l'ora che esca. Questo flashback mi sta piacendo parecchio.

    Edited by Xenø - 3/11/2023, 01:02
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    Personalmente, ho apprezzato il trio Ginny-Kuma-Ivankov.
    Così come ad ora sto apprezzando questo flashback. Si sente tutta la contrapposizione tra oppressione e libertà. Anche se il soggetto è Kuma, si percepisce la bastardaggine del Governo che già dallo scorso capitolo viene messa in contrasto con la tematica della libertà raffigurata da Nika. Lo trovo come un ulteriore modo per rafforzare quelle che poi saranno le ideologie in contrasto in vista della guerra finale tra le due fazioni: da un lato Luffy (e compagnia), che ovviamente rappresenta colui che porterà la libertà, cioè l'alba nel suo mondo; dall'altra parte Im e i suoi, che sono proprio la conseguenza dall'oppressione.

    Il discorso iniziale che fa Iva agli altri schiavi credo che si riallacci a quello che disse a Mr. Two ad Impel Down, dopo che Luffy al livello 4 era stato avvelenato da Magellan. Lo potevano chiamare uomo dei miracoli, Buddha, o come meglio credevano, ma nonostante abbia salvato interi regni, ciò che lui ha fatto in primis era tirare nelle persone che soffrivano la forza di andare avanti.
    E questo concetto che espresse ai tempi è esattamente quello che fa nel flashback, quando mette in evidenza ai suoi compagni di sventura che l'unica soluzione era darsi da fare per fuggire, non sperare che sarebbero potuti sopravvivere, perché la realtà amara di questi tornei dei Tenyuurubito è che nessuno degli schiavi è mai sopravvissuto.
    L'ho trovato molto pertinente con quello che abbiamo visto nella sua caraterizzazione, dalla sua introduzione sino ad oggi.

    Mi ha colpito anche il dramma che ha vissuto Kuma in relazione a ciò che rappresenta Nika. A me l'introduzione del dio della libertà e della risata non ha mai fatto esaltare più di tanto, anzi. Però, trovo che questa analessi spieghi bene il perché, prima che partisse questo flashback mediante i ricordi di Bonney, Kuma si sia identificato come Nika. Proprio perché quest'ultimo è per definizione il dio della libertà altrui che Orso, così come tutta la discendenza dei Buccanieri, si aggrappa alla speranza di uscire da una vita di tirannia. Una vita segnata solo per via di una discendenza della quale non hanno alcuna colpa.
    Il provare sulla sua pelle il peso di questa sofferenza lo porta inevitabilmente ad empatizzare con gli altri oppressi, i quali, come lui, hanno vissuto le stesse sofferenze.
    Mi è piaciuto pertanto che la sua funzione sia stata quella di aiutare non solo se stesso ma anche altri schiavi ad uscire da quella oppressione (anche se Oda ha poi tagliato la parte con Saturn).

    L'aver salvato gli altri schiavi lo ha reso in un certo senso un liberatore e un po' quello che per definizione è Nika.
    Tra l'altro, aldilà dei legami con Dragon e il fatto che Luffy sia suo figlio, Kuma è anche colui che ha salvato il futuro Nika (Luffy) a sopravvivere dalla disfatta di Sabaody. Anche se indirettamente e senza esserne al corrente, guardandola con il senno di poi, la sua azione due anni prima del timeskip ha contribuito a far sì che l'uomo che ha mangiato il frutto Hito Hito modello Nika sopravvivesse. E guarda caso sarà colui che sconfiggerà gli stessi tizi che sono causa del marcio del mondo di ONE PIECE.
    La parte finale con Ginny quando scoppiano a piangere l'ho trovata toccante, perché si percepisce tutto in quelle vignette il prezzo della libertà, cosa che ad entrambi è stata negata sin dall'infanzia. Mentre la parte su Roger, Garp, e i membri dei Rocks, banalmente, l'ho trovata funzionale per facilitare la fuga degli schiavi. Niente di più. Personalmente ne sono contento, giacché il contenuto del flashback è su Orso, onestamente non mi avrebbe fatto impazzire se fosse stato oscurato da loro. Ci sta la loro presenza, visto che la vicenda di Kuma coincide con l'incidente di God Valley, ma trovo corretto che Oda abbia dato più spazio a Iva, Kuma e Ginny essendo il punto centrale.

    In sostanza, l'ho trovato un buon capitolo.
  3. .
    Non m'è dispiaciuto questo capitolo, nonostante Garp in sé non mi ha mai fatto esaltare più di tanto come personaggio.

    Ciò che più ho apprezzato è il concetto di eroe che caratterizza tutta la narrazione di questo capitolo. "Eroe non si nasce, ma lo si diventa". Questa frase di Brannew che apre il capitolo s'interseca con il flashback che Oda fa vedere dopo lo scambio di colpi tra l'Ice Glove di Aokiji e il pugno di Garp.

    Ho apprezzato come Oda abbia voluto mettere in risalto qual è davvero il fardello dell'essere l'eroe della Marina. A discapito delle apparenze, Garp ha dato la sua vita per il Quartier Generale, e sempre per il Quartier Generale è stato disposto a tutto pur di far prevalere il bene in nome della giustizia, anche a costo di combattere contro ciò che ama.

    Non è un caso che nel flashback vengono citati sia Dragon che Luffy e le strade che hanno deciso di prendere, le quali inevitabilmente sono e saranno conflittuali con il ruolo che ricopre da tempi remoti il nonno del protagonista.

    La carriera di viceammiraglio della Marina l'ha portato anche a questo, alla consapevolezza di doversela vedere un giorno anche con persone che hanno il suo stesso stesso sangue.

    E adesso e ancora di più vale con lo stesso Aokiji, che, come viene ricordato nel capitolo tra il discorso iniziale di Brannew sulle navi prese a pugni e come s'è visto nel flashback, è stato comunque un suo ex allievo; lo stesso Kuzan disse a Luffy a Marineford che doveva molto a suo nonno...

    Con poco personalmente ho percepito quanto Garp sia disposto a tutto pur di far prevalere la giustizia e combattere con tutto ciò che la ostacola, seppur ciò che la ostacola possa essere una persona che ha a cuore, come il suo ex allievo.

    Tutta questa vicenda m'ha ricordato in maniera vaga e con le dovute differenze la questione di Vergo a Punk Hazard e il discorso che fece Smoker ai suoi subalterni, ovvero sul fatto che non esisterà mai un'organizzazione perfetta sinché esisterà il marcio in ogni fazione nel mondo (Marina inclusa).


    Be', credo che Oda sia riuscito in questi capitoli ma soprattutto con questo a rappresentare Garp come un vero Marine, degno del suo titolo di eroe. Uno dei più veri all'interno della gerarchia della marina. E non tanto per la forza in sé, quanto perlopiù alla devozione e alla volontà di un uomo che, a discapito di quello che appare in superficie, è davvero disposto a tutto per farla prevalere, nonostante possa entrare in gioco il sentimentalismo, nonostante il suo avversario possa essere una persona con cui in passato ha legato (come il caso di Kuzan).

    Non m'è dispiaciuto nemmeno il modus operandi della ciurma di Teach, soprattutto la scena con Shiryu: per quanto non originalissima, si sposa bene con quello che è il loro modo di fare.

    Per me, è un buon capitolo.

    Edited by Xenø - 13/7/2023, 20:53
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    Bella la parte su Buggy. Personalmente, non trovo che il discorso si limiti al fatto che Buggy miri a diventare il re dei pirati.

    Leggendo il capitolo, penso che Oda abbia voluto contrapporre la diversa ideologia piratesca estendendola sul piano del pirata sognatore - in questo caso Buggy - e chi la percula perché ne ha una visione diversa - Crocodile e Mihawk -. In questo contesto, Buggy rappresenta proprio il pirata che vuole prendere il mare perché smosso da un'ambizione personale e con il mero intento di realizzare il suo sogno. Questa sua visione del pirata non si sposa bene per come la intende Crocodile, del quale sappiamo, anche vedendolo discutere con Drakul, che la sua visione di pirata è puro business. Ciò porta il sabbioso (e anche Mihawk) a essere solamente irritati e scettici nel vedere e nel sentire il Clown fare discorsi da sognatore.
    C'è sempre stata anche dapprima la tendenza da parte di Oda di contrapporre l'ideologia del pirata sognatore con un'altra all'antipodo. Uno dei primi esempi tra i tanti che mi viene in mente è Jaya: Bellamy, Sarkies, la gente del pub di Mock Town presero per il culo Luffy, Zoro e Nami dopo che quest'ultima chiese all'oste se sapesse qualcosa sull'isola del cielo; giacché dovevano sbrigarsi, perché il log pose rischiava di registrare il magnetismo di un'altra isola nel giro di quattro giorni. Per quanto lì il contesto era un altro, così come gli 'attori' in gioco, sappiamo che in quello scenario i tre furono presi per il culo, dal momento che per la 'iena' e company la figura del pirata sognatore era feccia, spazzatura, degna solo per far apparire la figura del pirata stesso come quella di un pagliaccio agli occhi del mondo. "Se sei un sognatore, non puoi far parte della nuova era". Il sogno stesso era perculato. Se non fosse che Oda mediante Teach smentisce che tale concetto ideologico visto tramite frasi di Bellamy e company era infondato, perché in ONE PIECE i sogni non muoiono mai. Tra l'altro, Crocodile era anche un sognatore. Sappiamo che il suo sogno era diventare il re dei pirati e siamo al corrente che dopo la sconfitta per mano di Barbabianca, o comunque dopo la sua esperienza, egli è cambiato. E con lui è cambiata la sua visione piratesca. Anche qui implicitamente si capisce come per lui un pirata sognatore è solo un pirata che non va da nessuna parte (anche se era già chiaro da Alabasta, quando disse a Luffy che ne ha visti tanti di pirati come lui che parlano un sacco e non concludono nulla). Dai suoi discorsi si sente meramente parlare di potere militare, di business, di utopia. Per tal motivo, si oppone (inutilmente) alla visione di Buggy. Ma, alla fine, non può che prevalere l'idea del pirata che desidera prendere il mare perché smosso in cuor suo da un latente desiderio di realizzare il proprio obiettivo. D'altronde è questo che si sposa meglio con l'ottica del manga e che Oda ha sempre innalzato rispetto alle altre visioni sulla pirateria.
    Tant'è vero che Buggy smuove gli altri componenti della Cross Guild proprio sull'obiettivo, sulla luce che li ha spinti a prendere il mare. Non so perché, mi ha ricordato Gol che all'esecuzione smosse i presenti al patibolo, dando via alla grande era della pirateria.

    Poi, a mio avviso.
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    Trovo anch'io che il comportamento di Shanks sia coerente con quello che s'è visto sino ad oggi. Alla fine, già dal primo capitolo Oda aveva messo in chiaro che ciò che il Rosso più non tollera è proprio colui o coloro che osano fare del male ai suoi amici/nakama. È un personaggio che in condizioni normali non è un guerrafondaio o uno che crea caos. Penso che lo si possa evincere banalmente quando a Foosha non rispose inizialmente ad Higuma, nonostante quest'ultimo gli rovesciò addosso la bottiglia di Sake (altri dal temperamento più caldo di Shanks lo avrebbero già polverizzato); dal discorso che Oda fece fare ad uno degli Astri a Marygeoise nel periodo di Jaya, dei quali uno di loro, se da un lato esplicitò che il futuro incontro tra il Rosso e Barbabianca era un fatto da non sottovalutare, al contempo asserì che Shanks non era uno di quelli che mirava a conquassare quello che era l'equilibrio mondiale; così come fu quello che cercò di sedare alcuni eventi che in seguito presero piede ed ebbero un certo impatto nel manga, dato che, ad esempio, tentò di convincere Newgate a far ritarare Ace per via della pericolosità di Teach, prima mandando Rockstar e poi presentandosi di persona egli stesso, poiché il vecchio strappò la lettera. E così via sino alla sua presenza a Marineford, che ebbe una certa importanza nel farla cessare.

    Tuttavia, già dagli albori Oda con Shanks mise in chiaro che qualora venisse toccato un suo amico (o comunque una persona a lui cara), non avrebbe mai perdonato costui/costoro. E questo, se non erro, lo disse lui stesso nel primo capitolo a Higuma, quando insieme agli altri banditi di montagna alzò le mani a Luffy. Difatti, tra lo Shanks che al bar di Makino non reagisce di proposito al bandito e quello che si incazza con lo stesso quando osò infastidire il suo amico, Luffy, c'è banalmente una differenza sostanziale: fintanto che era il solo Shanks quello a essere provocato al pub, portò quest'ultimo a lasciar correre, anche per via della sua natura diplomatica; quando, però, c'è andato di mezzo un suo amico, il Rosso è andato su tutte le furie. E in questo capitolo non trovo che il tutto sia così dissimile, dal punto di vista comportamentale. Il primo a fare la sua mossa è stato proprio Kidd. Ed è sempre Kidd che ha cercato lo scontro diretto cercando di affondare le navi nemiche. Inoltre, tramite il Future Sight del Rosso, Oda fa vedere al lettore quali danni avrebbe causato il 'Damned Punk' alle navi affiliate allo Yonkou. Quindi questa è solo stata la causa a dare via alla conseguenza della disfatta della stessa supernova, nonché la causa che ha portato alla reazione di Shanks. Ed essendo che nella caratterizzazione ideologica del Rosso, per quanto normalmente sia più diplomatico dei suoi (ex) colleghi, era già chiaro che toccare i suoi uomini, amici, persone con il quale hanno legami comporterebbe una sua dura reazione, trovo che lo scenario sia coerente quanto sensato con quanto visto e detto in antecedenza - almeno dal punto di vista della caratterizzazione del personaggio e per quanto visto qui -. E in un certo senso questa ideologia la condivide anche Luffy, giacché il gommoso è il primo che non si fa problemi a "distruggere" chi osa far soffrire uno dei suoi nakama/amici, come visto più volte nel manga (Arlong, Crocodile, Cp9, ecc.). D'altronde, Shanks per Luffy è sempre stato un punto di riferimento, così come 'i Red Hairy Pirates' sono da sempre la sua ciurma preferita.
    Per il resto, per quanto io non disdegni Kidd, leggendo il capitolo, ho apprezzato la 'brutalità' del suo Kamusari.

    Edited by Xenø - 28/3/2023, 02:15
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    La scelta di fare stappare le pagine ad Oden su Laughtale e, di riflesso, sullo One piece per quanto semplice, la trovo una scelta abbastanza intelligente.

    Perché vi era un po' il rischio che queste potessero in un modo nell'altro finire nella mani del nemico (Kaido in primis) e il fatto che lo abbia fatto ha tolto di per sé parte del rischio.

    Senza contare che noi sappiamo già da Sabaody che il pensiero di essere a conoscenza di cosa sia e via dicendo porterebbe Luffy a lasciar perdere il viaggio che ha intrapreso, poiché, come disse a Sabaody quando ha stoppato ad Usopp quando aveva chiesto cosa fosse a Rayleigh, abbiamo visto il gommoso dire letteralmente che se il Dark King avesse accennato anche solo qualcosa lui avrebbe smesso di fare il pirata dato che non vuole vivere un'avventura noiosa.

    Di conseguenza, se in un modo e nell'altro tali informazioni lì fossero state spiattellate Oda si sarebbe trovato a dover risolvere una bella gatta da pelare in termini narrativi.

    Per il resto è un capitolo che tutto sommato si fa leggere, ma almeno per me finisce lì essendo comunque abbastanza panoramico.

    Quello che però continua a non piacermi è proprio l'andazzo di Luffy e Kaido.
    E non parlo neanche del BATTLE, quanto alle caratterizazioni e ai dialoghi.

    Già non mi faceva impazzire negli scorsi la risvolta alla Son Goku in cui due sembrano divertirsi nell'affrontarsi, quando Kaido è lo stesso che ha avuto i blocchi psicologi al ripensare ad Oden ed è quello che ha cercato di fermare da subito Big Mom, una volta giunta ed arrivata a Wano-Kuni, proprio per evitare una guerra totale. Parole sue.

    Di conseguenza non era molto coerente con quelle che erano le premesse del personaggio.

    E, per quanto riguarda Luffy, lo conosciamo. Lui non è Goku. Ha delle similitudini solite che si possono ritrovare essenzialmente nei protagonisti shonen, ma Luffy non ha mai provato piacere unico nella battaglia a tal punto da ignorare il resto, ma, anzi, per lui la forza è il mezzo che gli serve per ergersi in termini di volontà e ambizione sopra i suoi nemici e quella per proteggere i suoi nakama.

    Solo che qui, in questo 1041, non lo so...ma vedere Luffy che sempre faccia quasi "la paternale" a Kaido sulla gente che muore di fame per causa sua, l'ho trovata un po' fuori contesto con quello che era il personaggio.

    Ok è anche vero che Luffy ha legato con Momo e in parte ha preso a cuore la situazione, ma il bello di Luffy è che lui agiva comunque per un fine personale, non per la carità di gente che, al di fuori dei suoi amici o compagni di ciurma, alla fine a malapena conosce. Fine legato alla gente che faceva soffrire i suoi nakama o al massimo amici incontrati nel viaggio. Ma non si era professato MAI a tal punto da fare discorsi da eroe e da buon samaritano ai villain di arco o saga che sia.

    Cioè, per citare qualche esempio passato:
    -Luffy decide di schiacciare Arlong perché ha fatto piangere la sua navigatrice e questa gli ha chiesto aiuto, ma non mi sembra che quando viene a sapere della situazione dell'isola e degli abitanti batta ciglio, anzi è quello che dice proprio che non gli importava cosa succedeva in quel posto.
    -Così come a Skypiea, per esempio, lui stesso quando viene a sapere da Konis che era stata lei a chiamare l'aragosta super express la quale ha portato gli altri all'altare sacrificale e nel post scena dell'El Thor.... Dice a Gan Fall che non gli importava nulla di ciò che stesse succedendo dell'isola, ma che voleva riprendere solamente i suoi compagni.
    -Così come poi lui stesso aveva detto a Jinbe che non avrebbe mai combattuto Hody Jones per passare come eroe e per tal motivo se ne fregava del messaggio che aveva lasciato in consegna a Fukaboshi per loro.

    A me piaceva questo il suo non essere 'oscuro', ma neanche totalmente un personaggio bianco. Il concetto stesso di libertà stava anche nel suo modo di fare, dove non aveva alcun vincolo verso nessuno, se non per le cose a lui care.

    Se da un lato Luffy nelle sue scorribande ha portato la libertà alle varie isole sorte il solito giogo del tizio x di turno, non è mai voluto passare come eroe o come quello che fa discorsi da giustiziere quando, tecnicamente, sebbene sia più un avventuriero, lui di mestiere fa pure il pirata.


    Poi, vabbè, Kaido molto brevemente per il semplice discorso che per quanto possa ripensare ai momenti con Linlin onestamente non mi è sembrato tutto questo nostalgico dei bei tempi, anzi sino a prova contraria ha pure provato a fare cadere in acqua Big Mom e, aldilà che c'è stata un'alleanza, hanno una notte intera ad Onigashima.

    Quindi, boh...già non si sente così tanto il tipo di caratterizzazione per il semplice fatto che a volte è un personaggio, altre un altro ancora. Prima è quello che vuole fare guerre, poi quello che le evita, poi vuole una morte epica ma quando ripensa al tipo che gliel'ha stava per procurare davvero al ripensarci teme tale risvolto.

    Non lo so, forse è un discorso mio, ma non riesco a intravedere in Kaido questo grande villain. Anzi...

    Nota positiva è che questo ripensare a Linlin, e la citazione a Rocks potrebbe comportare a vedere un flashback sui Rocks. E non tanto per Kaido in sé, quanto al fatto che finalmente si potrebbe avere il background del seguente personaggio (Rocks).



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    Quello che a me non è piaciuto di questo non è neanche tanto Kaido che beve(o meglio si, ma mi ha "urtato" di più gli altri aspetti) e/o prettamente il lato battle in cui ormai è un riempitivo di scelte meh(a parer mio, poi), ma proprio i dialoghi che sono il continuo del 1036.
    È questo parendo già dalla fine del 1036 in cui sia Kaido che Luffy dicono di divertirsi.
    Ora, io non riesco a capire esattamente nemmeno quel minimo di caratterizzazione del centobestie.
    Perché sembra esprimere divertimento in uno scontro in cui sta tirando il massimo, dice di che era da tanto che non affrontava nessuno di così forte, ma il problema è che queste sue parole, questa linea di caratterizzazione che Oda esprime negli ultimi due penso che cozzi non poco con il fatto che Kaido è lo stesso che al solo ripensare ad Oden- vedendo i foderi trafiggerlo prima dello scontro sul tetto- è lo stesso che ha ancora il trauma, nonché un blocco psicologico al ripensare ad un tizio che, se non fosse stata la vecchia con il Mane Mane no Mi, lo avrebbe anche decapitato.
    Quindi leggendo questo risvolto non trovo coerenza tra il prima e il dopo.
    Senza contare che la stessa frase in cui dice di bere perché era da tempo che non affrontava uno forte sarebbe anche errata dal momento che sappiamo ha anche combattuto con Big Mom ad Onigashima in off pannel quando la libera dalle manette.
    Anzi, dirò di più, questa svolta alla Goku dove brama il piacere della battaglia cozza pure quando la stessa Linlin la vediamo arrivare a Wa e lo vediamo Kaido terrorizarsi dal suo arrivo e per quel motivo ha ordinato ai suoi di farla colare a picco, poiché non voleva generare un conflitto totale.
    Il che avrebbe pure senso, Oda già ad Impel Down, quando Momonga ed Hancock erano usciti dal livello sei quando questa ha fatto addentrare Luffy nella grande gola mutando in pietra Domino con i poteri del Mero Mero e finisce per fare visita Ace, dopo tutto quello scenario li...ci viene detto dal vice ammiraglio che anche un conflitto tra due imperatori darebbe un evento di grande importanza, ma, e ripeto ma:

    Ma, e ripeto ma, se Kaido dice di divertirsi nell'affrontare gente forte perché sia con Oden e Big Mom vediamo tutt'altro? Questa caratterizzazione cosa sarebbe?

    E, onestamente, sul lato prettamente battle trovo che questo versus è diventato talmente poco coinvolgente) ed incoerente(petche si, Oda già da prima non spiccava su questo aspetto, ma adesso trovo che sia anche peggiorato col tempo) che ormai è solo un riempitivo. Una tra le tante è che colpi di Kaido hanno efficacia o meno a seconde delle esigenze narrative.
    E questo capitolo riconferma già l'andazzo che si era visto nel tetto.
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    CITAZIONE (10k @ 25/8/2021, 16:23) 
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff8600996/I...0825_161858.jpg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff8600996/I...0825_161805.jpg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff8600996/I...0825_161746.jpg)

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    Ok che su youtube il video è uscito dopo ma...

    Finito di vedere.


    Premesso che ci sono spoiler per chi non lo avesse visto



    Personalmente non avevo alte aspettative, un po' perché gli ultimi film del MCU non mi avevano fatto impazzire e lo Spiderman di Mcguire per me è spanne sopra a quelli che sono venuti dopo.
    Però, in questo No Way Home hanno fatto davvero un bel lavoro con quello di Holland e, per quanto Far from home ad esempio non mi fosse dispiaciuto, nello Spiderman di Tom ho sempre pensato che mancasse qualcosa nei suoi film e in quelli in cui compare, e quel "qualcosa" l'ho intravisto qui.

    Perché aldilà di alcune scelte un po' forzate (tipo il motivo per cui Strange decide di aiutarlo) o alcuni personaggi che non sono stati sfruttati a pieno e che potevano dire la loro(Connors/Lizard e l'Uomo Sabbia), il fulcro del film è vedere finalmente questo Spiderman alle prese del famoso concetto che da un grande potere derivano grandi responsabilità. Cosa che negli altri film stand alone di Holland è come se fosse stata messo in secondo piano, secondo me.
    E gli altri due Peter Parker fungono come le sue versioni che pian piano nel film lo porteranno a compiere il passo verso la maturazione, verso quello che "è" e deve essere Spiderman.

    La scena dal post morte di Zia May in cui i tre interagiscono è davvero bella. Da un lato l'uomo ragno di Holland che è disperato per la morte di May e si trova nel passo verso l'oscurità ed il motivo che lo porta a voler uccidere Goblin(tra l'altro, Dafoe, è ancora più bravo che nel primo di Raimi qui, e c'è ne voleva) e dall'altra quelli di Mcguire e Garfield che hanno già provato la perdita delle persone care (Ben, Guen) e ognuno con la propria esperienza fa intendere come sia stata dura ed è interessante come si fa intravedere il differente modo, però, di come ognuno di loro abbia affrontato tali perdite.

    Mcguire che è riuscito a superarla ma dovendo convincerci con questo fardello e Garfield dal quale, invece, si sente eccome che si ha pure ripreso a fare l'amichele Spiderman di quartiere, ma la morte di Gwen Stacy ancora lo attenaglia. Ed è profonda la scena in cui salva la Mary Jane di Holland, poiché avviene con un Modus Operando simile a The Amazing 2 dove sappiamo come non sia riuscito a salvare la bionda, mentre qui riesce a farlo con quella di Holland.
    È bello proprio perché le sue lacrime sono relative a quel rancore ed amarezza che ancora prova. Per quanto non mi facciano impazzire i due The Amazing(soprattutto il due) questa scena è da pelle d'oca.

    Così come tutto il focus del film con quel finale che da quel senso di maliconia che, negli altri due suoi, mancava.

    Per il resto, aldilà di alcuni difetti palesi, il film è piacevole da vedere e non ha la solita comicità spicciola che hanno un paio di film del MCU(soprattutto quelli degli ultimi anni come End Game l, ove con quelle macchiette di Thor ed Hulk amazzano ogni momento serio) e il fan service è compensato da una bellissima interazione tra i tre.

    Merito anche a Dafoe che, veramente, aldilà che la sua bravura la si può intravedere nella sua carriera e non solo con la trilogia di Raimi, ma non si può non applaudirlo nei panni di Goblin così come Molina con Dock Ock e l'Electro qui ha un minimo di dignità.

    Peccato per gli altri perché Lizard a tratti sembra che stia lì solo per il collegamento con Garfield e, soprattutto, con Flint Marko, per quanto Spiderman 3 di Raimi sia criticato, lì comunque ho sempre pensato che il lavoro fatto non sia così brutto, anzi è un bel gran personaggio, quale però reputo che in questa pellicola non sia stato sfruttato a dovere. Oltre a cazzattelle come lui che seduto nel Sofà non riesce a ricomporsi normalmente da Sabbia in uomo "normale"(cosa che nella trilogia di Raimi faceva, ma vabbè).[/SPOILER]
    Ma è un po' il solito problema quando ci sono troppi personaggi: diventa difficile gestirne il calderone.

    Il finale, davvero, è un qualcosa che ti lascia un po' di amarezza per essere un cinecomic ma è per questo che IMHO è davvero bello.
    Perché qui Peter perde ogni cosa ed è anche peggio di quello che hanno patito gli altri due.
    A Tobey dopo la morte di Ben rimane comunque la zia May, Mary Jane e Harry(aldilà che decede pure lui ed è carino che lo abbiano citato) così come Garfield comunque è rimasta la zia (e adirittura in una scena tagliata mi pare che volevano adirittura inserire quella dove incontra il padre), ma Holland si ritrova totalmente da solo.

    May è morta, la sua ragazza non ricorda nulla di lui così come il suo miglior amico, così come nessuno. Tutti sanno chi è Spiderman, ma nessuno sa chi è Peter e la scelta fatta col Dr Strange- sull'incatesimo legato alla memoria- è indice di come questo Peter abbia capito il peso della strada che scelto e di come, seppur a malincuore, essa richiede coraggio e, per l'appunto grandi responsabilità, responsabilità che mette al di sopra dei suoi stessi legami ed è da qui che questo concetto, ove nel film viene citato spesso, assume una sua forma.

    Il fatto che abbia provato con insuccesso a mantenere la promessa fatta a Mary ed Ned sul cercarli e il fatto che decida di ripartire da zero (letteralmente) consapevole delle perdite subite nella strada verso il cammino dell'eroe danno veramente con quel tocco che, almeno io mi aspetto da Spiderman.

    Veramente bello.

    Edited by Xenø - 22/12/2021, 15:46
  9. .
    Boh, a me onestamente neanche sta facendo impazzire Zoro vs King. Ma più che altro perché mi sembra un mix tra lo scontro con Mr 1 e Kaku fatto, però, in maniera un po', non so come eitichettarlo, "goffa".
    Nel senso, da un lato la tecnica di King con cui allunga il collo stile elastico durante l'esecuzione della beccata volante sembra un po' il Kilimangiaro di Kaku, invece tutta la questione che porta alla riflessione di Zoro sul fatto che fin quando non conoscerà la razza della prima calamità non riuscirà a vincere così come King, a parte il graffietto sulla maschera lievemente danneggiata, nonostante il 360 Pound Ho e lo Tatsu Maki viene evidenziato come non abbia nemmeno un graffio al contrario dello spadaccino che sta spruzzando sangue e ferite.
    Ok, si vede King in vantaggio e quanto altro, ma onestamente non riesce a darmi quella sensazione che, in passato, avevo per gli avversari di Roronoa nel pre timeskip in cui comunque una certa tensione e climax durante gli scontri la si percepiva, qui invece non lo so ma sembra molto sbiadito.

    Sul resto, vabbè, non capisco sinceramente dove Oda sia voluto andare a parare con certe sotto trame, tipo, per, l'appunto, con quella di X-Drake e lo stesso Scratchmen. Nel senso, perché prima mi mostri Apoo pronto a combatterlo nonostante sapesse che fosse una spia, per poi cambiare idea e proporgli un'alleanza in cui, nonostante la riluttanza Drake si ferma a pensare e poi parte l'ennesimo acchiapparello per concludere il tutto con questi due che si scontrano con la CP0?

    Cioè il succo di questa loro sotto trama qual'era? Boh, non riesco a capirla.
    Come non capisco perché ora Apoo, uno che voleva approffitarsi di tutto e tutti decida di aiutare Drake.
    Cioè, ok che è stato colpito con uno Shigan, ma ha portato a termine il suo scopo di dare lo scoop a Morgan, ha risposto col potere del suo frutto ad uno dei due agenti, quindi perché rischiare la pelle in uno scontro del quale, teoricamente, potrebbe fare a meno invece che pensare a scappare ed inseguire Yamato?

    Vabbè che stiamo parlando dello stesso personaggio che a Sabaody invece di scegliere di andarsene si mette a guardare Drake colpito da un raggio laser del px o Urouge colpito con un calcio a fianco dallo stesso ammiraglio per poi attaccarlo inutilmente a sua volta e fargli discorso che boh tipo "ah se fossi così debole non saresti un ammiraglio"
    Sul quale già ti chiedevi perché questo era andato a stuzzicarlo inutilmente dato che, per poco, non gli faceva finire la sua giornata lì con lo Yagata no Kagami ed era consapevole della sua forza avendolo visto poco prima in azione. E vabbè.

    Concordo sui Numbers, molto deludenti. Già Hatcha con quel design non era il massimo, e questo Fuga ora, così, senza troppi giri di parole spunta che è amico di Yamato e, di conseguenza, di Luffy e dei mugiwara.
    Almeno una volta, per esempio, visto che si parla comunque di esseri giganti, con Oimo e Karse nonostante fossero inizialmente nemici, dopo che sono stati distrutti da Paulie e gli altri Oda ha creato una storia tutto sommato interessante e riusciva a dare un valore di fondo, nonché senso al come gli altri da nemici diventavano amico dei mugiwara.
    Qua, boh, ormai qualunque nemico può essere fedele ai mugi o ai loro alleati così...
    Lo stesso Apoo, anche se inconsapevolmente cosa sta facendo? Sta mettendo i bastoni tra le ruote agli stessi tizi che vogliono Robin. Ma vabbè.
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    La parte di Sanji è bella, secondo me, perché si intravede finalmente davvero il conflitto tra ciò che vuole essere e ciò che non vuole essere, un mostro senza emozioni.
    E il mostrare questi suo fardello interiore andando ad intaccare uno dei suoi principi morali, come la questione relativa alle donne, in cui sappiamo che il personaggio in questione preferirebbe morire, a mio avviso è azzeccata proprio perché è in quei principi che si differenzia dai fratelli e la scena di Cosette è un buon collegamento, poiché in quello scenario li già si era fatto vedere come i fratelli siano l'antipodo di Sanji.
    Per il cuoco, banalmente, ciò rappresenta diventare tutto ciò che va contro qualsiasi sua concezione morale e le sue espressioni, il suo rammarico, la sua frustrazione nel ripensare a cosa ha fatto lo porta, di conseguenza, a credere che ormai sia troppo tardi e, allo stesso tempo, chiedersi cosa per il Re dei pirati sia meglio: Sanji o il mostro che sta per divenire.
    Il gesto di distruggere la Raid Suit, secondo me, è una risposta implicita su quel pensiero avuto tra sé e sé in cui si sente come il cuoco rimanga sulla sua linea di coerenza non volendo divenire come i fratelli, quel mostro che tanto odia divenire, ma, proprio perché ciò potrebbe essere ormai tardi e che davanti ha comunque il secondo uomo di un imperatore che decide di mettere il suo capitano e i suoi compagni ben al di sopra del ribrezzo che prova nel divenire ciò che pensa, per il bene loro nello sconfiggere Queen è disposto a diventare un essere che va in contrasto con il Sanji che conosciamo.

    Tra l'altro lo chiede anche Zoro che se perdesse la testa aveva il suo permesso per fermarlo definitivamente, ma ciò non prima di aver distrutto i pirati delle cento bestie.
    Poi Oda può mettere tutte le color spread che vuole, può dire che tra i due è il vero vice e quello che più gli aggrada, ma, onestamente, vedere i due che implicitamente mostrano fiducia uno nell'altro a tal punto che uno di questi chieda all'altro di fermarlo(ove a sua volta si sente l'affetto che ha Sanji per i suoi nakama) se fosse necessario e lo spadaccino che gli dice di non morire, secondo me è una bella scena dove sia Sanji che Zoro meritano davvero di essere le ali del re dei pirati.

    Bel capitolo, davvero.
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    Secondo me, il punto debole del capitolo è proprio la contrapposizione tra il messaggio che lascia e il come lo sviluppa, proprio da alcuni dialoghi inseriti nello scontro tra Hawkins e Killer. Nel senso, Una parte del loro discorso si focalizza anche sul chi tra i due abbia scelto la strada più corretta: da un lato Hawkins che risulta colui che si è piegato a Kaido, quindi di conseguenza rientra nella cerchia di tutti coloro che credono nell'invincibilità di uno Yonkou e dall'altra Killer, il quale essendo il braccio destro di quello che viene messo, almeno sulla carta, come degno rivale di Luffy per lo ONE PIECE rientra molto banalmente tra i membri della generazione peggiore che stanno tentando di mettere fine al loro dominio sui mari ed ergersi al di sopra. Così come si evince anche dal desiderio di Kid di voler sconfiggere un imperatore ora che è lì in mezzo e non voler cedere in quel modo.
    Questo continuo rimarcare nuovamente "vecchia generazione contro la nuova", chi tra Basil e Killer avesse ragione dal momento su questo punto interrogativo.
    E ovviamente la vittoria di Killer, la simbologia della carta "Torre" di Hawkins e in sostanza l'esito di battaglia, per come l'ho percepita io, è un ulteriore modo di Oda per annunciare chi alla fine prevarrà.
    E fin qui ok...ne ho apprezzato le doppie tavole come quella del Jin Sonic, che si sia un attimino esplorato leggermente di più il rapporto Kidd-Killer e via dicendo.
    Ma il modo in cui ha rappresentato ciò, ossia questo rimarcare il concetto che saranno la generazione peggiore a prevalere, non mi ha fatto impazzire... proprio per via del braccio.

    Cioè, Hawkins in teoria doveva sapere di questo dettaglio dal momento che lo ha già visto ai tempi di PH quando c'è stato il loro incontro alla base ove lo stesso osservava Luffy e compagni dentro la gabbia quando Caesar voleva mostrare l'H2S a tutto l'underground e ci ha passato diverso tempo, prima della sconfitta per mano di Kaido quando si è buttato da un'isola del cielo, come alleato temporaneo.
    E che fa? Tralascia l'unica parte del corpo che ha consentito a Killer di vincere lo scontro? E, soprattutto, è proprio in quel posto che nasconde la bambola voodoo?

    Non lo, ripeto, la sensazione che mi ha lasciato è proprio rendere "ingenuo" Basil per far si che Killer vincesse lo scontro, però se il messaggio che voleva fare passare era proprio che fossero stati il primo e il suo capitano ad aver intrapreso la strada, ossia quella di sfidare gli imperatori poiché saranno loro a prevalere, ma in un atto pratico mi mostri che per vincere si devono rendere privi di quel minimo di Q.I personaggi che normalmente sono pure intelligenti, quello che mi lascia è che se non venissero sminchiati i loro rispettivi avversari questi non sarebbero arrivati nemmeno a metà dove sono.

    Poi, da parte di Big Mom non si sente minimamente quella ferocia e brutalità che ci si aspetta da uno Yonkou. Ok colpisce Law e Kid col Mama Raid, ma pare che ogni singola volta deve essere depotenziata altrimenti farebbe fuochi d'artificio con i suoi avversari, complice anche la gestione NON proprio ottimale che ha avuto in questa saga.
    Boh, sarà anche la delusione verso questa saga(almeno a me, tolti alcuni cap, non sta prendendo) però boh non riesco a ritenerlo un bel capitolo anche se alcune cose se estrapolate dal contesto non sono male, però, per l'appunto, è il resto che non mi ha fatto impazzire.
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    Condivido anch'io la delusione nel leggere questo capitolo. In primis, per Luffy. A partire dalla scena che porta a Momonosuke che morde Kaido, perché si Momo pur avendo il corpo consono a quella che dovrebbe essere sua vera età, ovvero di un giovane 28enne e non più di un ragazzino di solo otto anni, non ha comunque potuto vivere normalmente quei 20 anni dove avrebbe accumulato esperienza, forza, una crescita caratteriale più costante e via discorrendo, infatti è Luffy che funge da guida morale per il figlio di Oden e vedere l'irresponsabilità da parte del gommoso non lo so, ma non l'ho trovato per niente il massimo come messaggio. Non tutti sono avventati come Luffy e non tutti sono impulsivi come lui, per questo la scena a me non ha dato la sensazione di dar forza e coraggio che dopo mordere uno Yonkou non avrebbe dovuto tenere, ma solo prendere le orme di uno che non brilla sotto certi punti di vista. E mi dispiace dirlo perché il gommoso non era neanche così eccessivo quando si trattava degli altri. Con Vivi, ad esempio, a Yuba le fece pure un discorso per suoi standard anche intelligente, ovvero che uno scontro tra ribelli e uno della flotta dei sette avrebbe portato alla morte di qualcuno e che lei non doveva sacrificare per forza la sua vita, ma poteva mettere in gioco anche quelle loro dal momento che erano compagni.
    Qua, invece, non lo so, sarò esagerato io, ma la chiave di lettura mi ha dato una sensazione opposta come se volesse cercare a tutti i costi di fare la scena epica, però non tenendo conto di tutto il resto.
    E, a proposito di epicità, non riesco proprio a provarla nonostante tutto l'impegno che ci mette Oda nel fare ribadire al gommoso che diventerà il Re o che sconfiggerà lo stesso Kaido non solo perché solo in questo arco tante di quelle che lo ha ripetuto e proporzionalmente è diventato, a mio modesto avviso poi chiaramente, stucchevole ma anche per un discorso legato al come più viene sconfitto e più diventa forte. Cioè, capisco il plot amor e personalmente ormai ci sono passo sopra al modo in cui il protagonista scampi alla morte, però non riesco proprio ad apprezzare questa scelta che più viene massacrato e più diventa forte. Luffy si ritrova da poco con un potere appena sviluppato e, nel giro di una sconfitta e qualche chilo di carne, riesce a clashare con quello che dovrebbe essere uno dei quattro pirati più forti del mondo, un imperatore? Uno che lo usa da almeno un decennio?
    Non lo so. Chiaro che prima o poi Luffy ci sarebbe arrivato, ma è il modo e il come che fanno storcere un po' il naso. Senza contare che non ho trovato minimamente la stessa epicità come quando clasharono e divisero il cielo Newgate e Shanks, dopo che il primo aveva stracciato la lettera data dal Rosso a Rockstar nei tempi di Jaya (nonostante gli avesse detto che era una lettera del Rosso in persona e di una certa importanza) e ci fu il loro incontro.
    Poi, si, magari Jack non sarà uno dei migliori personaggi del manga e ci sta che non tutti impazziscono per il sulong e i duchi, però a me non sarebbe dispiaciuto vedere qualche tavola in più anche perché, a conti fatti, si hanno avuto più tavole per scene come Urashima (il lottatore di sumo a Bakura), Dobon, in sostanza tutti scenari in cui si poteva pure tagliare corto visto che non hanno per nulla chissà quale importanza per la saga eppure hanno avuto più spazio di un fronte su cui Oda stesso ha creato importanza da Zou.
    Neanche il finale di capitolo con Orochi, uno dei pochi personaggi che personalmente apprezzato in questo arco narrativo mi ha fatto un minimo apprezzare un po' di più l'andazzo del capitolo. E non è neanche, come per Momo, per via del Kurozomi in sé se non per come la voluta impostare con quella specie di plot twuist su cui, boh, mi sono chiesto:
    Ma dovrebbe essere un colpo di scena che sia vivo quando ormai sappiamo bene quale sia il modo di operare di Oda con quelle che sembrano apparenti morti? Perché dovremmo stupirci?
    Non lo so, non metto in dubbio che Wano abbia delle cose apprezzabili, però anch'io ultimamente sono deluso dall'andazzo della saga e questo capitolo è uno di quelli che porta a tale delusione. Poi, secondo me.
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    Onestamente non ho idea se quello di Page One ed Ulti sia un caso o meno, ma il fatto che nelle didascalie annunci come i Tobi Roppo siano stati sconfitti mostrando solo Whos'who, Sasaki e Black Maria non credo nemmeno io sia un caso, forse sia Ulti che Page One sono riusciti a riprendersi e vedendo il numero di volte in cui i vari personaggi si sono rialzati dopo essere stati sconfitti/colpiti (Apoo, Kanjuro, Orochi ecc...) non mi stupirebbe.


    Concordo sui 15 minuti, forse anche perché banalmente è un espediente che è stato molto utilizzato dagli albori e da eoni, visto e rivisto in tante altre saghe (da Little Garden con Three quando ha messo nel Candle Service Set i vari Zoro, Nami e Vivi dopo che ha catturato Brogi con l'espediente nella bomba di liquore a Dorry e intascare la loro taglia di 200 milioni ad Alabasta con la bomba che Crocodile fece piazzare a ad Alubarna con un raggio di 5 Kilometri, da Enel con l'arca Maxim quando si porta Nami dopo aver sconfitto tutti distruggendo il Giant Jack dopo la prova del ferro sino alla Noah a Fishman Island ad arrivare la Bird Cage a Dressrosa e via dicendo)....noi sappiamo che i mugiwara vinceranno e che la sconfitta di Kaido avverrà ben prima che Onigashima atterri sul suolo quindi quel senso di tensione che magari vuole trasmettere col conto alla rovescia non fa più effetto proprio perché è un qualcosa che tende a ripetere.

    Per il resto l'impressione che mi ha dato è un continuo rimarcare il concetto di fiducia in contrasto con il tradimento, ove i tre fronti principali del capitolo sono, a modo loro collegati. Da una parte Raizou che resta, come gli altri foderi, fedele sino alla morte ad Oden al contrario di Fukurokuju che, come sappiamo lo ha tradito dopo l'ascesa al potere di Orochi, poi Killer che ha subito le pene dell'inferno ma è rimasto fedele a Kidd a differenza di Hawkins che alla prima occasione non ci ha pensato due volte a tradirli chiudendo con la frase finale di Zoro e Sanji con i quali, molto banalmente, rimarca la fiducia che hanno nei confronti del loro capitano.

    Ho provato una certa empatia tra il fatto che Killer si sia reso conto che colpendo Hawkins mette anche a rischio la vita di Eustass e il fatto che non possa più sprigionare alcuna emozione a causa dello ingerimento dello smile. Per quanto anche qua non sia il massimo come espediente e sicuramente Killer troverà il modo per bypassare ciò, è normale che a primo impatto il vice di Kid sia in una situazione non facile e che possa destare preoccupazione per il proprio capitano e il fatto che la sua reazione venga dipinta come una risata per via del frutto artificiale da un senso di amarezza non indifferente il vedere di essere, seppur inizialmente impotenti, quando c'è in gioco la vita di una persona cara come nel suddetto caso.

    Molto bello come conclude il capitolo, ma neanche tanto per la tavola finale (che ha il suo perché) se non per la cooperazione di Sanji e Zoro e che finalmente, dopo vari di post timeskip, Oda ha messo in chiaro che i veri numeri due sono il cuoco e lo spadaccino e non l'ultimo arrivato, Jinbe, a meritarsi il titolo di ali del re dei pirati. Questo perché leggendo opinioni, che per carità rispetto ma non condivido, come che Sanji verrà superato in termini di importanza dall'uomo pesce da un lato sono contento siano state smentite dall'autore stesso. Oltre il rispetto e la fiducia che non sempre viene mostrata tra i due, ma che in realtà hanno rispettivamente nei confronti dell'uno e dell'altro.

    Sulla razza di King aspetto info in più, ma temo, ed è questa un po' la nota negativa, che sia stato fatto a pennello per la nuova tecnica di Zoro ovvero quelle che vide nello stile Kinemon quando con il cuoco e Brook sono andati a cercare il suo busto ed il il primo lo ha utilizzato per tagliare i pezzi di Smiley col fuoco per poi tagliare le fiamme stesse.
    Ecco, credo che sia stato fatto apposta anche per questo aspetto tenendo conto che già Zoro l'ha utilizzata sopra il tetto contro Kaido e lo stesso Prometheus. Anche se King sarà una scusante per migliorare il boost che già Oda gli ha preparato: a partire da un utilizzo migliore di Emma, a sta roba dell'Haokoshoku avanzato e probabilmente anche altro.
    Più che altro sono curioso di vedere la questione MADS tra Queen e Sanji in relazione a Judje e Vegapunk, secondo me potrebbero esserci rivelazioni interessanti.
    Bel capitolo.

    Edited by Xenø - 22/8/2021, 00:14
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    Per quanto non sempre apprezzi il battle di One Piece specie quando si va a parare tra scontri di due personaggi femminili non nego che mi ha fatto piacere rivedere una Robin molto più combattiva del solito e che, anche lei, sia stata messa finalmente in primo piano essendo che l'ultima volta ciò è avvenuto a Skypiea con Yama quando si era dispersa e divisa da Luffy, Zoro e Chooper a causa dell'attacco di Nola nell'Upper Yard quando cercavano l'oro di Shandora nell'occhio destro del teschio.

    Anche se il frutto di Black Maria e le sue abilità non mi hanno colpito più di tanto e, ad essere onesti, trovo che sia il meno riuscito rispetto a quello degli altri Tobi Roppo. Al contrario trovo piacevole come invece sia stato messo più in risalto l'Hana Hana no Mi complice anche il fatto che non è che nella seconda parte del manga l'autore si sia impegnato più di tanto nel mostrarci, a parte qualcosina, gli effettivi miglioramenti dell'archeologa così come la storia con Sabo, Koala e Hack il che ha senso visto che era già molto strano che non gli avessero dato una mano, sotto questo punto di vista, nonostante il legame creato tra lei e i rivoluzionari.

    La cosa che più ho apprezzato è proprio la parte del demone dopo il Gigante Fleur un po' per il messaggio, anche se questa è più una chiave di lettura personale e potrei essere fuori strada, che ha voluto trasmettere. Da un lato Black Maria che risulta essere un po' la voce, il coro di tutto quello che un tempo turbava Robin ripetendo frasi come "sei un peso per la tua ciurma", "la tua vita non ha valore ma solo la tua mente", tutte cose che si è sentita dire per più di vent'anni e che lei stessa si era autoconvinta di essere un demone porta sciagure, la quale portava distruzione involontariamente in qualsiasi gruppo e/o luogo andasse, ciò fin quando non ha trovato fiducia e forza nei mugiwara.
    Ed è bello come poi quel demone venga tirato fuori quando gli vengono minacciate le persone attualmente a lei care, un demone che non porta distruzione a quel gruppo in cui da due anni a questa parte fa parte, ma salvezza sconfiggendo quel nemico che implicitamente è come se fosse una voce di ciò che turbava la Robin del passato, ma soprattutto che la Robin attuale schiaccia e ignora con un indifferenza totale sinonimo di come finalmente si riesca a vedere una bella crescita caratteriale.
    Da un lato un personaggio che viene ""rappresentato"" come una specie di disco ritto che ripete gli stessi concetti sull'archeologa che abbiamo visto più volte nel pre timeskip e dall'altra una Robin in cui tira fuori tutta la sua evoluzione come personaggio.

    Poi una curiosità ma quel "nero" del demone è Haki oppure solo espediente graffico per rendere più "esaltante" quella forma?
    Non che mi dispiacerebbe vedere un mugiwara al di fuori Luffy, Zoro e Sanji(non voglio metterci lo squalo balena perché vabbè...) che sappia usarlo, ma da altro canto non mi farebbe impazzire che Robin sapesse già usarlo da praticamente Fishman Island perché sarebbe incoerente visto che Luffy durante l'alleanza con Law sappiamo che ha detto che solo loro quattro sapevano usarlo proprio per poter intaccare l'intangibilità di Caesar.
    No che non avrebbe senso visto che si è allenata con Sabo e Koala che non esclude minimamente potevano insegnarglielo soprattutto il biondo (che per quanto non mi piaccia come personaggio è indubbia la sua bravura in quel campo), ma il fatto è che Oda ha escluso ogni mugi, tolto Usopp con l'osservazione (e pure la vi è una coerenza di fondo visto che lo ha sviluppato solo in seguito), eccetto i tre più forti del gruppo.
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    Capitolo piacevole per la parte di Robin e Brook. Ma questa volta non tanto per l'interessante interazione tra il musicista e l'archeologa, ma bensì per come Oda ha mostrato e rappresentato il background che già conosciamo dei due mostrando la maturazione di ambedue i personaggi, anche se mostra molto più Robin che Brook.
    Per quanto l'espediente delle illusioni è un qualcosa che già personalmente ho letto in un'altra opera recuperata mesi fa (Deadman Wonderland in cui Minatsuki e Choplin affrontano una dei tre Forgeries super potenziati) e di per sé da un punto di vista battle non lo trovo granché, tuttavia trovo che sia il metodo azzeccato nel mostrare l'evoluzione che Robin ha avuto dal post Enies Lobby in poi ed in parte mostrarlo ci voleva visto che il personaggio così come buona parte dei mugiwara è sempre più stata accantonata per un Luffy centrismo molto palloso ad una certa.
    Perché è bello come Robin a primo impatto mostre le lacrime alla vista di quelle tre figure che nella sua vita sono state, ovviamente, fondamentali ma anche il modo veloce in cui le colpisce quando è consapevole di essere sotto effetto di un illusione. La Robin del pre timeskip sarebbe caduta, seppur conscia dell'inganno, nella trappola visto che ciò avrebbe intaccato il suo dolore emotivo e psicologico derivante dagli eventi di Ohara e se si pensa che Robin si è arresa al GM, come dice ad Iceburg, perché minacciata che se non avesse collaborato sarebbe stato usato il Buster Call contro i suoi amici proprio per via della fobia che le aveva causato ciò a ad una Robin che mostra le sue emozioni, ma è più disinvolta nell'affrontarle direi che è un bel passo avanti questo mostra come lei e lo stesso Brook, il quale si rivela essere un ottimo personaggio di supporto in tag team e non, grazie al viaggio intrapreso abbiano byossato il loro passato, ma tendendolo comunque vivi dentro loro stessi.
    Mi è piaciuto anche come ha collegato la scena in cui Sanji chiede aiuto al contesto dove non è buttata sul classico concetto sempre trattato con il personaggio dell'archeologa del tipo "ora ho dei compagni su cui posso contare, ma bensì sul fatto che sono loro che possono contare su di lei e non per una questione di importanza relativa alla sua conoscenza della lingua antica e di conseguenza allo One Piece e tutto quello che ne sappiamo ne concerne, ma per la sua importanza nella gerarchia della ciurma dove ogni membro è utile o meno e può compensare le debolezze dell'altro.
    Nel senso che se Usopp e Nami non potevano battere Jabura ci avrebbe pensato Sanji così come Sanji non poteva salvare Robin da lontano e ciò l'ho avrebbe fatto il cecchino in seguito così come per caratterizzazione il cuoco non può colpire una donna a questa sua debolezza verrà colmata da Nico Robin.
    Mi piace che il tutto poi si ricollega a quella famosa frase di EL dstta proprio da Sanji e che nuovamente da lui si ricollega questo aspetto.


    Non so poi cosa intenda di preciso con "ali del re dei pirati" o se è riferito solo a lui e anche Zoro e via dicendo, ma da un lato capirei anche il perché visto che è Sanji insisme a Zoro uno dei primi su cui Luffy fa affidamento, oltre che uno dei mugiwara più versatili.

    Su Yamato e Kaido sinceramente non so che aggiungere, più passano i capitoli più trovo il primo sempre peggio come villain e la seconda solo un personaggio che non lascia, almeno a me, nulla. Spero davvero che questa in ciurma non ci entri, perché è già è stata introdotta da un pezzo e resta sempre più un personaggio senza capo né coda ne con un'indentita' personale. Vuole essere Oden, il suo frutto con tot di forma ibrida ricorda la versione leggermente migliore di un mink, combatte con lo stile Kaido, dice le cose di Oden cioè boh...
1162 replies since 29/4/2019
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